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Questo è il numero 8 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 27 febbraio a domenica 5 marzo. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Canonical e il supporto per le CPU Intel Xeon di quarta generazione

Dopo l'annuncio di Ubuntu Pro e a seguire quello del kernel Linux in real time (si vedano anche i numeri della newsletter: 2023.006 e 2023.007), Canonical piazza un altro colpo. Infatti, in queste ore ha annunciato il pieno supporto dei nuovi e innovativi processori di casa Intel e parliamo della serie Xeon di quarta generazione, insieme alla famiglia di piattaforme hardware Intel vRAN Boost per i sistemi Ubuntu Pro 22.04 LTS. Questa implementazione offre un'immediata compatibilità con il potenziale software open source su cui si basano le reti mobili. È appurato che l'utilizzo di sistemi operativi e applicazioni open source nelle reti mobili porta numerosi vantaggi alle società di telecomunicazioni. Queste tecnologie supportano l'innovazione, la modernizzazione, la scalabilità e l'efficacia in termini di costi e guidano i progressi in campi come le architetture OpenRAN. Il software open source garantisce inoltre trasparenza e collaborazione nello sviluppo di soluzioni di rete, il che accelera l'implementazione di nuovi servizi per gli abbonati alla rete mobile. A tal proposito, senza farlo apposta, Ubuntu continua a essere un sistema operativo leader per molte aziende globali, che vedono in esso un sistema solido dal punto di vista della sicurezza, resilienza e funzionalità avanzate richieste dai moderni operatori di telefonia mobile. Questa tendenza è guidata da un'attenzione incessante per l'automazione e l'abilitazione delle funzionalità hardware, compresa quella del kernel Linux in real time per le reti radio virtualizzate basate su tecnologie come Intel FlexRAN. Proprio questo kernel offrirà, come già detto nei precedenti articoli, la possibilità per gli operatori di creare reti 5G moderne, scalabili ed efficienti dal punto di vista energetico. Non solo, perché permetterà di garantire anche la disponibilità per le reti 6G. Dobbiamo aspettarci qualcos'altro secondo voi?

Fonte: canonical.com/

Fonte: 9to5linux.com

Gli sviluppatori di Ubuntu stanno lavorando ad un nuovo programma di installazione

Mentre continua il conto alla rovescia per il prossimo rilascio di Ubuntu, gli sviluppatori stanno lavorando a una nuova immagine .iso minimale per la versione 23.04. Anche se al momento non vi è ancora nessuna traccia, durante questo fine settimana è stata pubblicata sulla mailing list degli sviluppatori di Ubuntu un'ampia panoramica delle novità introdotte nel progetto. È interessante notare che il tutto è guidato da Dan Bungert, che per chi non lo sapesse è il manutentore di Subiquity, la tecnologia alla base del nuovo programma di installazione di Ubuntu basato su Flutter. Lo stesso Lukasz Zemczak di Canonical, afferma che: "...la nuova mini iso sarà avviabile e utilizzabile su un'unità CD/USB (anche tramite UEFI) e farà apparire un menù dinamico di quali versioni di Ubuntu si desidera scaricare/installare sul proprio sistema."
Ulteriori informazioni riguardano la dimensione, che dovrebbe essere di circa 140 MiB, sebbene potrebbe anche essere anche più piccola. In particolare, questa ISO sarà ufficialmente supportata e testata, a differenza delle precedenti Ubuntu Mini ISO (che funzionano anche in modo diverso). Niente di quanto riportato su questo articolo è ancora affidabile al 100%, per il momento. È possibile che qualche feature possa essere modificata. Detto questo, le cose sembrano promettenti.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Incontra Canonical all'Embedded World 2023

Ci siamo quasi, perché l'Embedded World è alle porte. Con oltre 930 espositori, 200 ore ininterrotte di condivisione delle proprie conoscenze e un entusiasmante programma, strutturato lungo 9 tracce con oltre 60 sessioni e 18 lezioni. L'Embedded World è l'evento globale da non perdere per la comunità e gli appassionati di sistemi embedded. Tra questi, presenzierà anche Canonical nel padiglione 4, per discutere dell'adozione in termini di sicurezza dell'open source per IoT e dispositivi intelligenti con Ubuntu. A tal proposito, puoi incontrare il team Canonical in loco presso l'Embedded World e prenotare un incontro insieme agli esperti tecnici per discutere del tuo caso d'uso dei sistemi Linux embedded.

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo ancora una volta: Canonical con il suo sistema Ubuntu continua ad alzare l'asticella i termini di sviluppo per i dispositivi embedded. Questo lo si può osservare in termini di impegno a supportare i vari produttori di dispositivi e i pionieri dell'IoT durante i loro percorsi di implementazione e a fornire un'esperienza di prim'ordine. Per questo, all'Embedded World si entrerà direttamente in contatto con i produttori impegnati nella distribuzione di massa su larga scala di schede Linux che adottano Ubuntu Core, il più popolare sistema operativo basato su Linux appositamente progettato per il mondo embedded. Infatti, essendo stato progettato fin dal primo avvio per girare su questi sistemi, Ubuntu Core soddisfa gli standard aziendali, consentendo di distribuire aggiornamenti software ultra affidabili a dispositivi embedded inaccessibili e spesso amministrati da remoto sul campo. Inoltre, Ubuntu Core fornisce uno store per gestire i propri dispositivi e gli aggiornamenti tramite l'app Store IoT, un negozio aziendale personalizzato, che consente agli sviluppatori di scegliere con cura la combinazione ottimale di applicazioni per il loro progetto, incluso il software rilasciato tramite lo Snap Store.

Le sessioni di Canonical all'Embedded World, riguardano:

  • In che modo il kernel Linux in real-time guida il futuro dell'automazione industriale;

    Relatore: Edoardo Barbieri, Product Manager

    Dettagli della sessione: Martedì 14 marzo, 10:30 – 11:00, Exhibitor's Forum Padiglione 2: Stand nr. 2-501

    Abstract: Il kernel Linux in tempo reale gioca un ruolo chiave nella transizione verso l'Industria 4.0. In questo discorso, Edoardo discuterà di come il kernel in real-time si lega alle tendenze del mercato moderno e aiuterà a navigare nel passaggio verso l'interoperabilità multi-vendor e l'adozione di software open source nell'azienda.

  • Ubuntu su RISC-V;

    Relatore: Heinrich Schuchardt, ingegnere capo RISC-V

    Dettagli della sessione: martedì 14 marzo, 11:00 – 11:15, RISC-V stand 1-550

    Abstract: Fornire una distribuzione Linux per un'architettura in fase di sviluppo è un viaggio entusiasmante. In questo discorso, Heinrich descriverà le sfide e le opportunità incontrate durante la promozione del supporto RISC-V in Ubuntu.

  • Come ottenere l'hardware RISC-V completamente "acceso" con un software eccellente, sicuro e gestibile;

    Relatore: Steve Barriault, Vicepresidente Field Engineering IoT

    Dettagli della sessione: mercoledì 15 marzo, 11:30 – 11:45, RISC-V stand 1-550

    Abstract: È noto al mercato che il miglior hardware non sempre vince le gare. Una solida libreria di codice affidabile e gestibile è decisiva affinché RISC-V mantenga le sue promesse. In questo discorso, Steve discuterà degli sforzi attuali e dei piani futuri di Canonical per aiutare la comunità a fornire soluzioni innovative e sicure basate su RISC-V.

Detto questo, rimanete in contatto con questa newsletter per avere ulteriori informazioni a riguardo!

Fonte: ubuntu.com

Ecco come impostare il tuo server VPN

Di questi tempi essere in possesso di alcuni strumenti per aumentare la propria privacy mentre si naviga su Internet è di fondamentale importanza. Per questo vengono in soccorso le VPN. Una VPN (Virtual Private Network) è un server di rete che consente agli utenti di creare una connessione sicura e crittografata a un'altra rete. I motivi di disporre di una VPN nel proprio bagaglio personale sono vari, ma a riguardo ne citiamo qualcuno:

  • Sicurezza: le VPN forniscono un modo sicuro per accedere a Internet, proteggendo i dati sensibili da possibili malintenzionati. Un server VPN può criptare tutti i dati trasmessi tra il dispositivo di un utente e Internet, rendendo praticamente impossibile per chiunque intercettare o accedere ai dati;

  • Privacy: le VPN consentono agli utenti di proteggere la propria privacy, nascondendo la propria identità e attività online al proprio provider di servizi Internet (ISP) e ad altri servizi di terze parti. Un server VPN può mascherare l'indirizzo IP di un utente, rendendo difficile per chiunque monitorare l'attività online e la posizione;

  • Accesso a contenuti con restrizioni: molti siti e servizi online sono soggetti a restrizioni geografiche, il che significa che è possibile accedervi solo da determinate località. Un server VPN consente agli utenti di aggirare queste restrizioni e accedere ai contenuti da qualsiasi parte del mondo;

  • Accesso remoto: le VPN possono essere utilizzate per fornire un accesso remoto sicuro alle reti e alle risorse aziendali, consentendo ai dipendenti di lavorare da qualsiasi luogo, mantenendo una connessione sicura ai dati aziendali.

Ma andiamo con ordine e vediamo come creare una macchina virtuale Ubuntu su Google Cloud. Prima di tutto, abbiamo bisogno di una macchina virtuale per ospitare il server VPN. Per questa dimostrazione, creeremo un'istanza di macchina virtuale su Google Cloud (è possibile creare una VM su Google Cloud guardando questo video, che spiega i procedimenti passo dopo passo) e sceglieremo una regione vicina alla posizione delle proprie macchine client. Si sceglie il sistema operativo per il proprio server, in questo caso per sicurezza e stabilità si è deciso di optare per Ubuntu 20.04 Pro. A questo punto, occorre configurare il server VPN con Shadowsocks e per farlo clicchiamo sul pulsante "SSH" posto sulla destra. Una volta fatto, accediamo come root e aggiorniamo il sistema operativo tramite il comando:

sudo apt update

Successivamente si installi pip e Shadowsocks:

apt install python3-pip
pip install shadowsocks

Si crei un file di configurazione per il server Shadowsocks:

vi /etc/shadowsocks.json

e si aggiungano le seguenti stringhe:

{
    "server":"0.0.0.0",
    "server_port":8000,
    "local_port":1080,
    "password":"Tua_Password",
    "timeout":600,
    "method":"chacha20"
}

Avviare il server:

ssserver -c /etc/shadowsocks.json -d start

Se lo si vuole fermare o riavviare basterà sostituire la voce start con la voce stop o restart. Avendo creato correttamente un server Shadowsocks in esecuzione su Google Cloud, possiamo connetterci tramite un client Shadowscocks, scaricando da GitHub la versione adatta al proprio computer. Dopo aver installato correttamente il client, aggiungere l'indirizzo del server (sarà quello appena creato su Google Cloud) nell'interfaccia utente del client e impostare i vari parametri. Fare clic su "salva" e il gioco è fatto. Per maggiori informazioni, si tenga presente che la comunità Ubuntu-it mette a disposizione di tutti tantissime guide, che possono essere utilizzate per soddisfare i propri bisogni, compresa la configurazione di una VPN, si veda il wiki. Goditi la tua VPN! ;)

Fonte: ubuntu.com

Canonical rilascia un importante aggiornamento di sicurezza per il kernel di Ubuntu

Canonical ha pubblicato i dettagli sui nuovi aggiornamenti di sicurezza del kernel Linux per tutte le versioni di Ubuntu supportate (dalla versione 22.10 fino alla 20.04 LTS), affrontando un totale di 17 vulnerabilità scoperte da vari ricercatori. In particolare, delle 17 vulnerabilità di sicurezza risolte da questi nuovi aggiornamenti del kernel, 14 interessano tutti i sistemi Ubuntu sopra menzionati. La più pericolosa è una vulnerabilità (CVE-2022-4379) use-after-free scoperta nell'implementazione NFSD, che potrebbe consentire a un utente malintenzionato remoto di causare un crash del sistema ed eventualmente eseguire codice arbitrario. Lo stesso vale per:

Inoltre, i nuovi aggiornamenti di sicurezza risolvono un problema di sicurezza (CVE-2022-3169) riscontrato nel driver NVMe e, una race condition (CVE-2022-3521) scoperta nell'implementazione del socket Kernel Connection Multiplexor (KCM). Questi due difetti potrebbero consentire a un utente malintenzionato locale di causare un arresto anomalo del sistema.

Invece, per i soli sistemi Ubuntu 22.10 (Kinetic Kudu) e 22.04 LTS (Jammy Jellyfish) che eseguono il kernel Linux 5.19, si sono corretti due difetti riguardanti KVM, tra cui: una condizione di competizione (CVE -2022-45869) nell'implementazione del sottosistema KVM x86 e, un difetto (CVE-2022-3344) scoperto dal ricercatore di sicurezza Maxim Levitsky, nell'implementazione della virtualizzazione nidificata KVM (SVM) per i processori AMD. In entrambi i casi un utente malintenzionato in una VM ospite potrebbe causare un arresto anomalo del kernel dell'host.

Solo per i sistemi Ubuntu 22.04 LTS (Jammy Jellyfish) e 20.04 LTS (Focal Fossa) che eseguono il kernel Linux 5.15 LTS, si patchano due race condition (CVE-2022-42328 e CVE-2022-42329) scoperte nel driver di rete e un'altra race condition (CVE-2023-0468) scoperta da Lin Ma nel sottosistema io_uring. In tutti e tre i casi un utente malintenzionato potrebbe causare un arresto anomalo, nonché esporre informazioni sensibili. Come sempre, Canonical esorta tutti gli utenti in possesso di una versione di Ubuntu ad aggiornare il prima possibile i propri sistemi. Per aggiornare la propria distribuzione basterà aprire una finestra di terminale e digitare i seguenti comandi:

sudo apt update
sudo apt full-upgrade

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dal Mondo

Rilasciata la versione di LibreOffice 7.5.1

La Document Foundation ha annunciato il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della prima point release dell'ultima versione stabile della potente suite per l'ufficio, LibreOffice 7.5. Questa versione scende in campo per risolvere l'esattezza di 90 bug, presenti all'interno di tutti i componenti principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw. Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 7.5, dovresti prendere in considerazione l'aggiornamento alla versione 7.5.1 il prima possibile e magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug, disponibili per RC1 e RC2. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo della famiglia di applicazioni LibreOffice Enterprise (per maggiori informazioni, guarda il numero 2021.005). Non ci sono solo correzioni in questa versione, perché troviamo anche alcuni miglioramenti, come un nuovo cambio manuale di modalità chiaro/scuro. Questa nuova opzione è implementata in Strumenti → Opzioni → Visualizza come casella a discesa e consente di cambiare facilmente e rapidamente l'interfaccia di LibreOffice, per utilizzare il tema Chiaro o Scuro. LibreOffice 7.5.1 è immediatamente disponibile sul sito ufficiale. I requisiti minimi per i sistemi operativi proprietari sono disponibili nella suddetta pagina; mentre per GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso dell' Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori del software libero e i membri della comunità possono supportare The Document Foundation attraverso una piccola donazione. Le vostre donazioni aiutano The Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.

Fonte: 9to5linux.com

Cosa significa ChatGPT per la comunità open source?

L'apprendimento automatico e l'intelligenza artificiale sono i due argomenti più gettonati dell'ultimo periodo e stanno colpendo la mente di molte persone, in gran parte a causa dell'impatto che ha avuto ChatGPT sull'intera società. Infatti, le sue potenzialità sono state la mera dimostrazione di quello che è in grado di fare. Però, come molte persone hanno sottolineato, c'è una grande differenza tra "credibile" e "corretto", ma a un livello superficiale sembra che ChatGPT sia una valida fonte di output di sintesi (anche se con gli ultimi aggiornamenti le cose sono migliorate). Ricordiamo che ChatGPT non è open source, ma quasi tutto ciò che emette come output si basa sulla conoscenza aperta disponibile dai contenuti che tutti noi pubblichiamo su Internet. Ma questo fa sorgere alcune domande, come: Questo significa che ChatGPT è entrato a far parte di una community? ChatGPT contribuisce a migliorare la conoscenza condivisa? O riduce solo il numero di ricerche su Internet che dobbiamo fare prima di arrivare a un'idea generale di quale potrebbe essere una risposta alla nostra domanda?

ChatGPT e altri esperimenti di intelligenza artificiale potrebbero essere utili per ridurre le attività ripetitive o per rilevare potenziali bug nel codice. Però forse il messaggio nascosto che realmente occorre trovare è in realtà una domanda (nuovamente): perché pensiamo di aver bisogno di ChatGPT per queste cose? Potrebbe essere che, dopotutto, questi stessi processi abbiano bisogno di essere migliorati? C'è da dire che forse quei bug che richiedono un'intelligenza artificiale per essere rilevati sono più una malattia che un sintomo di un design del linguaggio che ogni giorno che passa sta diventando sempre più complesso o ancora potrebbero rappresentare un fallimento nel modo in cui insegniamo il codice. In altre parole, forse i robot di apprendimento automatico non sono la soluzione a nulla, ma un'indicazione di dove stiamo facendo un disservizio a noi stessi. Nell'open source, progettiamo i sistemi con cui interagiamo. Non dobbiamo progettare chat bot per aiutarci a capire come funziona il codice o come programmare, perché siamo gli inventori.

La comunità riguarda le persone. Creare connessioni con altre persone con un interesse e una passione condivisi per qualcosa è ciò che rende le comunità così appaganti. Sia i disaccordi sia i momenti di ispirazione condivisa sono esperienze profonde, che noi umani ci portiamo l'un l'altro nei nostri forum, chat room, segnalazioni di bug, conferenze e congressi. Come comunità open source, creiamo tecnologia. La creiamo apertamente, insieme e con un genuino interesse a condividere la conoscenza esperienziale. Apprezziamo la diversità e troviamo valore nelle prospettive di principianti ed esperti. Queste sono cose che non puoi distillare nel chat bot di apprendimento automatico, che sia open source o meno, e ChatGPT non lo è. La comunità open source prospera grazie al genuino interesse per la condivisione. Questo è qualcosa che ChatGPT non può emulare.

Fonte: opensource.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 141270, +29 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 314, -2 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 70807, +24 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

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La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.

In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:

Hanno inoltre collaborato all'edizione:

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