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Questo è il numero 12 del 2022, riferito alla settimana che va da lunedì 28 marzo a domenica 3 aprile. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Ubuntu 22.04 LTS Beta: ecco cosa vi aspetta!

Mancano poche settimane al rilascio ufficiale e, per calmare le acque generate dalla tanto attesa, in queste ore Canonical ha rilasciato la versione Beta del prossimo sistema operativo Ubuntu 22.04 LTS. L'implementazione della versione del kernel Linux 5.15 LTS offre a Ubuntu la possibilità di usufruire di una serie di nuove funzionalità, che aiuteranno a migliorare ancora di più aspetti caratteristici del sistema operativo, come la nuovissima versione del file system NTFS, sino ad arrivare all'ultima release dell'ambiente desktop GNOME 42, che vi lascerà senza fiato. Infatti, in questi ultimi mesi il team di sviluppo di GNOME ha integrato una serie di aggiornamenti nella shell, che rendono visivamente il nuovo DE più luminoso, con l'utilizzo di colori più tenui e stilisticamente più moderno con cornici arrotondate, applet ridisegnati e OSD completamente ridisegnati per occupare meno spazio sullo schermo. Non possono mancare all'appello le scelte di personalizzazione del desktop, tramite la sezione "Aspetto", che permette di selezionare tra dieci colori diversi e sfumare così a proprio piacimento l'interfaccia utente, associando, qualora lo si voglia, lo stile chiaro/scuro a livello di sistema per tutte le app e le finestre di dialogo. Come da tradizione, ogni versione di Ubuntu che si rispetti viene fornita con uno sfondo desktop personalizzato, che presenta la nuova mascotte, in questo caso "Jammy Jellyfish". Lo sfondo è rappresentato con la classica alternanza dei colori viola e arancio, che accompagnano una medusa stilizzata in 3D. Un netto cambio di progettazione rispetto agli sfondi precedentemente visti, che include anche una nuova e fantastica interfaccia utente integrata dedicata agli screenshot. Non può mancare sotto il cofano l'ampia raccolta di applicazioni presenti di default, tra cui LibreOffice 7.3, Thunderbird 91 e l'ultima versione di Mozilla Firefox, ora presente come Snap. Detto questo, l'arrivo della versione Beta di Ubuntu 22.04 LTS permette agli utenti e anche ai beta tester di condurre i primi test pubblici e vedere di persona con i propri occhi su cosa hanno lavorato gli sviluppatori di Ubuntu negli ultimi mesi. Ricordando che, essendo una versione beta, non dovrebbe essere installata come sistema primario all'interno dei propri dispositivi. Il rilascio ufficiale, per il momento, salvo eventuali problemi dell'ultimo minuto, è previsto per il 21 Aprile. Nel mentre, è possibile scaricare il file .iso di Ubuntu 22.04 dal server di rilascio di Ubuntu.

Fonte: 9to5linux.com

Fonte: omgubuntu.co.uk

La comunità Ubuntu riceve un piccolo aggiornamento di sicurezza

Oltre al rilascio della beta di Ubuntu 22.04, Canonical si è cimentata nella pubblicazione di un ulteriore aggiornamento di sicurezza per tutte le versioni supportate di Ubuntu. I bug in questione sono CVE-2022-1055, una vulnerabilità use-after-free scoperta nell'implementazione del controllo del traffico di rete, e CVE-2022- 27666, un problema di sicurezza rilevato nell'implementazione di IPsec, che potrebbe causare un overflow del buffer basato sull'heap. Entrambi questi difetti potrebbero consentire a un utente malintenzionato locale di mandare in crash il sistema, provocando un Denial of Service, o eventualmente eseguire del codice arbitrario, mentre il difetto CVE-2022-1055 potrebbe anche consentire a un utente malintenzionato locale di ottenere un'escalation dei privilegi. Pertanto, CVE-2022-1055 è contrassegnato con una priorità "alta", mentre CVE-2022-27666 ha uno stato di priorità "medio". Per questo motivo, tutti gli utenti sono invitati ad aggiornare il prima possibile le proprie distribuzioni alle nuove versioni del kernel disponibili nei vari repository. Per aggiornare il sistema, basterà aprire una finestra di terminale e digitare il comando:

sudo apt update && sudo apt full-upgrade

oppure utilizzare Ubuntu Software. Inoltre, occorre tenere presente che per rendere effettive le patch bisogna riavviare il proprio dispositivo dopo aver installato le nuove versioni del kernel!

Fonte: 9to5linux.com

Che cosa sono i container Linux ?

Nell'ultimo decennio, i container (che, tanto per intenderci, non sono le attrezzature usate per i trasporti) sono diventati una parte essenziale per gestire un'infrastruttura informatica in modo efficiente e automatizzato. Questi due aspetti cardini consentono di aumentare la produttività, in quanto richiedono meno risorse rispetto agli ambienti di macchine virtuali tradizionali, e di implementare tutti quei sistemi in base alle proprie necessità lavorative. Oggi, con questo articolo, approfondiremo i diversi tipi di container Linux e i compiti che possono svolgere.

Prima di tutto, i container sono degli spazi utente in esecuzione e isolati dal sistema operativo presente all'interno del server o di una macchina host e permettono di virtualizzare alcune risorse di sistema, per eseguire applicazioni in ambienti operativi eterogenei, invece di ricreare virtualmente tutta la macchina (si tratta di funzionalità del sistema operativo Linux). Dunque, i container eseguono le istruzioni delle applicazioni direttamente sulla CPU, senza richiedere alcun meccanismo di emulazioni e permettendo, come già detto precedentemente, di risparmiare risorse. I container si differenziano in Full System Container e Application Container, con i primi somiglianti quasi al funzionamento di una macchina virtuale o fisica. Al loro interno eseguono un sistema operativo completo e si gestiscono esattamente come si farebbe con una macchina virtuale o fisica. Ciò significa che puoi installare pacchetti al loro interno, puoi gestire servizi, definire politiche di backup, monitoraggio e tutti gli altri aspetti come faresti normalmente con una macchina virtuale. I secondi, invece, sono progettati allo scopo di poter avviare un singolo processo o applicazione all’interno di ogni container, garantendo un elevato grado di isolamento.

In ambito informatico i container Linux, noti anche come LXC, sono stati la prima implementazione di Full System Container interamente basati sulle principali funzionalità Linux, sono infatti considerati come una via di mezzo tra il comando chroot e una macchina virtuale. LXC stesso è uno strumento di basso livello, in grado di creare sia Full System Container sia Application Container. Per esempio, Docker inizialmente era basato su LXC, successivamente sostituito implementando il proprio runtime. L'obiettivo di LXC è creare un ambiente il più vicino possibile a un'installazione Linux standard, senza la necessità di avere un kernel separato. Ciò rende i container Linux un'opzione ideale sia per gli ambienti di sviluppo sia di produzione, sostituendo le solite macchine fisiche o virtuali. Mentre LXD è un contenitore di sistema e permette di gestire macchine virtuali che vengono eseguite su LXC, migliorando l'esperienza e consentendo un controllo e una manutenzione più semplice. LXD fornisce le immagini di un ampio numero di distribuzioni Linux. Un semplice strumento da riga di comando consente di gestire facilmente le istanze ed è di facile integrazione con strumenti di gestione e orchestrazione di terze parti, come per esempio con Kubernetes.

Fonte: ubuntu.com


Notizie dalla comunità internazionale

Ecco a voi GNOME 42

Il progetto GNOME ha ufficialmente rilasciato GNOME 42 come ultima versione del suo popolare ambiente desktop per le moderne distribuzioni GNU/Linux. Nuove funzionalità, modifiche dell'interfaccia utente e miglioramenti delle prestazioni sono una parte fondamentale, che contraddistingue ogni nuovo aggiornamento del desktop GNOME, e questa volta con la versione 42 gli sviluppatori hanno fatto le cose in grande e bene. Il primo cambiamento che salta all'occhio è l'utilizzo, da parte di tutte le applicazioni predefinite all'interno dello stack GNOME, di libadwaita come "tema" predefinito, così come una serie di app di terze parti e della community scritte in GTK4. Questa scelta permette di avere un aspetto più moderno (interruttori, menù, caselle informative etc), con i bordi delle finestre più rotondi e compatti rispetto alle versioni precedenti di Adwaita, e anche la possibilità di aggiungere alcune nuove funzionalità, come quella di cercare i file in base al momento della creazione, la possibilità di mostrare gli archivi compressi nella vista dei file recenti e il design migliorato della barra di percorso. Parallelamente, sempre grazie all'utilizzo da parte delle app di GTK4/libadwaita è presente l'implementazione del tema chiaro e scuro associati a nuovi sfondi dinamici a seconda della modalità scelta. Si è comunque liberi di ignorare questo comportamento e di impostare qualsiasi immagine a proprio piacimento, indipendentemente dalle preferenze della modalità. GNOME prevede di mostrare tutti gli sfondi all'interno della galleria e di aggiungerne degli altri più avanti. Anche se questa funzione non rivoluzionerà il modo in cui usare il proprio computer, è un cambiamento interessante, in linea con il modo in cui la modalità notte funziona su altri sistemi operativi. Ancora più bello, ma a tal proposito ancora non esiste, sarebbe l'implementazione di un'opzione automatizzata per passare dalla modalità giorno a quella notte in base, ad esempio, all'ora del giorno.

GNOME 42 viene fornito con una nuova funzione di screenshot, che semplifica l'acquisizione di schermate e registrazioni dello schermo utilizzando una semplice scorciatoia da tastiera, senza la necessità di installare o aprire altre app. Proprio lato app, invece, troviamo il debutto del moderno Editor di testo GNOME, che prende il posto di Gedit, sviluppato da Christian Hergert, noto anche per lo sviluppo dell'applicazione GNOME Builder. Troviamo una rinnovata Extension Manager, che permette di cercare, sfogliare, gestire e installare tutte le estensioni GNOME senza dover utilizzare un browser e tanto altro ancora. Maggiori dettagli si trovano nelle note di rilascio ufficiali per questa versione e nel breve video di presentazione, nonché esaminando attentamente i numerosi log delle modifiche disponibili nella pagina GitLab del progetto. GNOME 42 arriverà a breve nei repository software di alcune delle più popolari distribuzioni GNU/Linux a rilascio progressivo, come openSUSE Tumbleweed, Clear Linux e Arch Linux. Mentre tutte le altre distribuzioni, come Fedora 36 o Ubuntu 22.04 LTS, riceveranno direttamente la prima point release di GNOME 42, dato che il loro rilascio avverrà a metà Aprile.

Fonte: phoronix.com

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dal Mondo

Disponibile LibreOffice 7.3.2 con 74 correzioni di bug

La Document Foundation ha annunciato il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della seconda point release dell'ultima versione stabile della potente suite per l'ufficio, LibreOffice 7.3. Dopo un mese di inteso lavoro da parte degli sviluppatori, la release 7.3.2 scende in campo per risolvere 74 fastidiosissimi bug, presenti all'interno di tutti i componenti principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw. Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 7.3, dovresti prendere in considerazione l'aggiornamento alla versione 7.3.2 il prima possibile e magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug, disponibili per RC1 e RC2. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo della famiglia di applicazioni LibreOffice Enterprise (per maggiori informazioni guarda il numero 2021.005). LibreOffice 7.3.2 è immediatamente disponibile sul sito ufficiale. I requisiti minimi per i sistemi operativi proprietari sono disponibili nella suddetta pagina; mentre per GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso dell' Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori del software libero e i membri della comunità possono supportare The Document Foundation attraverso una piccola donazione. Le vostre donazioni aiutano The Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali. Il prossimo aggiornamento pianificato è LibreOffice 7.3.3, attualmente previsto per l'inizio di maggio 2022 con ancora più correzioni di bug e una migliore compatibilità con i documenti della suite MS Office. LibreOffice 7.3 sarà supportato fino al 30 novembre 2022.

Fonte: 9to5linux.com

Rilasciato il Kernel Linux 5.17

Linus Torvalds, tramite un classico messaggio in mailing list, ha annunciato il rilascio e la disponibilità generale per il download dell'ultima e tanto attesa versione del Kernel Linux 5.17, aggiungendo nuove funzionalità e migliorando il supporto hardware. Dopo più di due mesi di inteso lavoro da parte degli sviluppatori e alcuni ostacoli che hanno ritardato il rilascio, questa versione è qui per introdurre una serie di nuove funzionalità, come il supporto per le imminenti schede grafiche Alchemist di Intel, oppure un nuovo sottosistema "AMD P-State" per le future CPU firmate AMD, che fornisce un notevole aumento delle prestazioni, un rinnovato FS-cache, oltre a una nuova funzionalità di "page-table check" per proteggere meglio il proprio sistema GNU/Linux da determinate minacce rilevando alcuni tipi di corruzione e spegnendo automaticamente il sistema. Non solo, tra le altre modifiche degne di nota, Linux 5.17 introduce una nuova infrastruttura di tracciamento, che serve per scovare l'origine dei bug nel sottosistema di rete, un nuovo modulo per la comunicazione con Intel Management Engine (ME) tramite Wi-Fi. Ultimo ma non meno importante, il kernel Linux 5.17 introduce un nuovo modulo gpio-sim per la simulazione di chip GPIO, il generatore di numeri casuali utilizza la crittografica BLAKE2 per una maggiore sicurezza e un aumento delle prestazioni, aggiunge la possibilità di decomprimere i moduli del kernel all'interno del kernel stesso e aggiunge il supporto per il passaggio di dispositivi USB ai guest Xen nel driver host virtuale Xen USB. Come al solito, sono stati aggiornati anche numerosi driver per offrire il ​​miglior supporto hardware per le varie distribuzione GNU/Linux. Le aggiunte degne di nota includono il supporto per i DSP audio di AMD Renoir, il nuovo driver di Intel rinominato come Platform Firmware Runtime Update and Telemetry (PFRUT), che permette l'aggiornamento di alcuni componenti del firmware senza bisogno di riavviare e ancora molto altro. Per questo, senza ulteriori indugi, puoi scaricare e compilare subito la versione del kernel Linux 5.17 dal sito Web kernel.org.

Fonte: phoronix.com

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 138441, +21 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 330, +5 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 69138, +10 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.


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