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Versione 36 del 04/06/2007 21.45.06

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Introduzione

I programmi Open Source possono sempre essere scaricati sotto forma di pacchetto sorgente (file che hanno spesso estensione .tar.gz o .tar.bz2), cioè un archivio contenente file di testo (scritti in un linguaggio di programmazione) ed eventuali altri file necessari al programma (per esempio immagini e suoni). Prima di poter usare i programmi così ottenuti, è necessario tradurre i file sorgenti (scritti in un linguaggio comprensibile dall'uomo) in file comprensibili ed eseguibili dal computer, cioè file binari. Questa operazione è detta compilazione, ed è accompagnata dall' installazione, cioè la copia dei file del programma nelle loro corrette posizioni all'interno del filesystem.

Preparativi

La compilazione richiede alcuni strumenti che non sono inclusi in Ubuntu, ma sono presenti nella componente Main del [:Repository] di Ubuntu. È sufficiente installare il pacchetto build-essential, che fornisce tutti gli strumenti necessari:

sudo apt-get install build-essential

Compilazione e installazione

La prima cosa da fare è scompattare il pacchetto sorgente, in modo da ottenere una directory che contiene l' albero dei sorgenti. Dopo aver avviato un terminale, spostarsi nella directory contenente il pacchetto sorgente e lanciare il comando:

tar -jxvf nomepacchetto.tar.bz2

A questo punto si potrà entrare nella cartella appena scompattata e cercare/leggere un file README o INSTALL che contengono le istruzioni necessarie all'installazione e configurazione.

Spostarsi nella directory in cui si trova il programma appena scompattato:

cd nomeprogramma

Il sistema attualmente più usato per compilare e installare si basa sul programma make, il quale si aspetta di trovare nella directory radice dell'albero (e opzionalmente nelle sottodirectory) le istruzioni su cosa compilare e come compilare. Queste istruzioni variano in base alle scelte da noi fatte e altri parametri come la disponibilità di librerie opzionali nel sistema. Il metodo attualmente più usato per ottenere queste informazioni fa ricorso ad uno script bash chiamato configure presente nella directory radice dell'albero dei sorgenti. Le scelte che è possibile fare sono descritte nel file README (o INSTALL) e vanno passate, sotto forma di opzioni, allo script configure.

Il primo comando da lanciare è quindi ./configure seguito dalle eventuali opzioni, per esempio:

./configure --prefix=/usr

l'opzione passata in questo caso serve a richiedere che il programma venga installato nella directory /usr invece della directory /usr/local (che è di solito l'impostazione predefinita).

Se nel sistema non è presente una libreria necessaria al programma, lo script configure si bloccherà dando un errore; da questo errore si deve risalire al nome della libreria mancante e installare tale libreria, per poi rieseguire lo script configure.

Una volta configurate le istruzioni da passare al make, si può procedere con la compilazione vera e propria:

make

A questo punto abbiamo ottenuto il programma compilato e non ci resta che installarlo nel sistema:

sudo make install

Ora che i file compilati sono stati copiati nelle directory che gli competono, possiamo anche disfarcene per liberare un po' di spazio:

make clean

Dobbiamo invece conservare l'albero dei sorgenti con la configurazione fatta poc'anzi, in quanto l'unico modo per disinstallare con sicurezza tutti i file del programma (eccetto le configurazioni personali nelle home utente) è entrare nella directory radice dell'albero e dare il comando:

sudo make uninstall

Ulteriori risorse